Gatti senza Peli, caratteristiche, razze e curiosità.

Anche se uno dei requisiti più caratterizzanti dei felini è senza dubbio il loro mantello, negli ultimi i gatti senza peli hanno guadagnato un sempre maggiore apprezzamento il gatto nudo, un micio completamente privo di pelo.

Di aspetto singolare, affascinante e spiazzante nello stesso tempo, il gatto nudo ha suscitato dapprima curiosità e poi interesse presso allevatori e amanti di questa insolita razza.

Il suo tipico aspetto glabro è frutto di una mutazione del gene “hr” (hairless), una porzione di DNA che presiede appunto alla formazione dei peli e che in simili esemplari è modificata.

Trattandosi di un gene recessivo, la sua presenza è rimasta silente per molte generazioni, fino a che è avvenuto un incrocio tra due gatti a pelo corto portatori della mutazione, che pertanto ha generato i primi mici privi di pelo, nati in Canada una cinquantina di anni fa.

Caratteristiche del gatto nudo

La razza più diffusa è quella “Sphynx“, che è anche l’unica al momento riconosciuta dagli standard.

Gli esemplari appartenenti a questa razza in realtà non sono completamente glabri, anche se alla prima occhiata appaiono senza pelliccia.

Il loro mantello, infatti, non presenta una totale assenza di pelo, ma può essere catalogato in tre differenti tipologie:
• rubber:
gli animali si caratterizzano per un particolare effetto gommoso al tatto che li rende simili a giocattoli morbidissimi;
• peach:
sono gatti rivestiti da una pelle setosa e con una sottile peluria, molto simile a quella delle pesche;
• wax:
si tratta di felini ricoperti da una cute particolarmente liscia, analoga alla cera delle candele;
• brush:
questi felini presentano una peluria rada, arricciata e quasi invisibile, dotata di una certa consistenza, come quella delle setole di una spazzola.

Quando sono presenti, anche se in quantità davvero limitatissime, i peli si raggruppano a ciuffi localizzati soprattutto sul muso, intorno al lobo auricolare, a livello della zona genitale e sulle zampe.

Al tatto i gatti nudi sono estremamente caldi, in quanto la mancanza di pelliccia stimola il loro sistema termoregolatore e produrre calore con scopi protettivi e difensivi.

Storia e origini del gatto nudo

Le prime testimonianze relative a questa razza risalgono alle civiltà precolombiane, dove, stando ad alcune incisioni rupestri rimaste miracolosamente intatte, i nobili si contornavano di simili esemplari, considerati divini.

sphynx razza gatto - gatto360 - Gatti senza Peli

In molti testi, infatti, gli Sphynx erano associati a monumenti sepolcrali di nobili, quasi a confermare i loro poteri salvifici per i defunti.

Nel 1830, in numerosi testi di Storia Naturale, i gatti nudi vengono riconosciuti come felini diffusi in gran parte dell’America meridionale, mentre soltanto ai primi del ‘900 fanno la loro comparsa anche in America Settentrionale e in particolare nel Canada.
Il nome completo di questi esemplari infatti è “Canadian Sphynx”.

L’evoluzione filologica della razza subì probabilmente un’importante fase d’arresto intorno alla fine dell’800, quando la maggior parte degli animali veniva sacrificata (soprattutto nel territorio Messicano) in quanto essi erano considerati pericolosi, proprio a causa del loro aspetto.

Intorno agli anni ’30 in Europa incominciarono i primi allevamenti di gatti nudi che non ottennero grandi risultati per l’inesperienza degli allevatori e per le scarse conoscenze sulla razza.

In Francia e poi in Olanda vi furono alcuni pionieri degli incroci di esemplari di Sphynx, che non ottennero discendenze adatte alla diffusione degli animali a causa della fragilità dei mici.

Soltanto 40 anni fa, nel 1983, questi felini ebbero il loro primo riconoscimento di razza presso un’esposizione a Parigi, evento che segnò praticamente la nascita dello standard.

Anatomia del gatto nudo

La principale peculiarità dello Sphynx consiste nel suo mantello glabro, ad eccezione di alcune piccole tracce di peluria in zone ben definite di muso e zampe.

Il corpo è di medie dimensioni, piuttosto muscoloso e rotondeggiante, con una testa che si sviluppa prevalentemente in lunghezza piuttosto che in larghezza dato che gli zigomi risultano molto sporgenti.

La particolarità che colpisce immediatamente gli osservatori è costituita dagli occhi quasi sempre azzurri, grandi, intensi, espressivi e languidi, in grado di offrire un forte impatto.

Dal cranio si sviluppano orecchie grandi, quasi sproporzionate, che contribuiscono a rendere ancora più inconfondibile la fisionomia del felino: dotate di un’ampia attaccatura, esse si dispongono verso l’esterno e terminano apicalmente con una punta arrotondata ben evidente.

Il tartufo, di forma triangolare, possiede un colore bruno tendente al nero, anche se alcuni esemplari possono averlo più chiaro e con tonalità meno intensa.

La fronte è particolarmente ricca di pliche cutanee, che rendono l’animale inconfondibile per la sua espressione riflessiva, un pò spaventata e molto tenera.

I baffi non sono visibili sia perché effettivamente poco evidenti, sia perché il colore trasparente si confonde con la zona più chiara del muso anteriore.

Il collo, muscoloso, robusto e di media lunghezza, spesso viene esteso al massimo, per spingere la testa oltre i normali limiti anatomici.

Complessivamente i caratteri del muso sono i seguenti:
• cranio medio e angoloso;
• zigomi molto pronunciati;
• naso allungato e appuntito;
• fronte piatta;
• testa arrotondata;
• orecchie particolarmente ampie e molto distanziate tra loro:
• occhi separati, inclinati e a forma di limone.

Il corpo, che presenta un’ossatura sottile, è caratterizzato da una muscolatura compatta e potente che arriva a fasciarlo dalla testa alla coda, con petto e spalle robusti e ben sviluppati.

Il ventre e la zona addominale appaiono pieni e tondeggianti, il torace piuttosto esteso e gli arti proporzionati sia per lunghezza che per larghezza.

Le zampe anteriori sono leggermente più corte di quelle posteriori, tanto da rendere la postura del micio un poco piegata in avanti, come se l’animale stesse facendo un inchino.

Un requisito tipico della razza è costituito dalle dimensioni dei polpastrelli, molto grossi e quasi gonfi, che consentono una deambulazione molleggiata e molto elegante.
Essi si trovano localizzati su dita lunghissime e ben separate tra loro.

La coda, che ha un’inserzione con base larga e solida, tende a restringersi verso l’estremità, fino ad arrivare alla porzione apicale dove termina con una punta acuminata dotata di un ciuffetto di peli e molto somigliante a una frusta, morbida al tatto e mobile.

La sua denominazione “sfinge” dipende dal fatto che il gatto assume quasi sempre la tipica posizione delle sfingi egiziane, con le zampe anteriori affiancate e il corpo accovacciato su quelle posteriori.

Sotto pelle sono ben evidenti i vasi sanguigni che spesso vengono inglobati (e quindi nascosti) dalle numerose pieghe, un carattere che rende inconfondibile questa razza.

Attraente e mostruoso nello stesso tempo, il gatto nudo non è certo un micio per tutti sia per il suo aspetto anatomico sia per le cure che richiede.

Dotato di una testa da rettile, di orecchie da pipistrello, di un corpo da coniglio e di una coda da topo, lo Sphynx assomiglia per certi aspetti a un animale alieno.

Tuttavia chi è in grado di superare il primo impatto decisamente destabilizzante, di solito rimane poi conquistato dalla morbidezza della pelle e dalla dolcezza dello sguardo del felino.

Si tratta di un esemplare estremamente muscoloso che può arrivare a pesare fino a 7-8 chili e che si adatta molto bene alla vita d’appartamento in quanto le sue caratteristiche morfologiche non gli consentono di restare per troppo tempo all’aria aperta.

Indole e carattere del gatto nudo

Sensibile, affettuoso, amante del contatto umano, giocherellone e sempre disposto a lasciarsi accarezzare, lo Sphynx va d’accordo con tutti e soprattutto con i bambini.

Proprio per questo motivo viene classificato come l’ideale compagno per chi ha famiglia, dato che si integra alla perfezione in qualsiasi contesto e non è per nulla riservato, ma piuttosto estroverso e simpatico.

Non bisogna infatti lasciarsi ingannare dal suo aspetto altero e nobile: il gatto nudo è un pazzerello che predilige i giochi movimentati e la compagnia.

Sa essere anche molto possessivo e, una volta individuata la sua figura di riferimento (di solito il proprietario oppure chi si prende cura di lui), sviluppa nei suoi confronti un attaccamento quasi morboso e un legame fortissimo.

Non sopporta la solitudine, per cui è preferibile portarlo sempre con sé nel trasportino e non lasciarlo in casa quando non c’é nessuno in quanto potrebbe deprimersi e sviluppare comportamenti autolesivi.

Grazie alla sua indole amichevole, il felino non ha nessuna difficoltà nel relazionarsi con altri gatti e soprattutto con gli umani, con cui si rapporta facilmente.

Vivace, intelligente e curioso, è un ottimo animale da compagnia, anche per le sue dimensioni decisamente contenute e quindi adattabili anche a piccoli spazi.

Quando si tratta della razza Sphynx, non esistono le mezze misure perché sia dal punto di vista fisico che comportamentale, o piace da impazzire o provoca repulsione.

Quello che bisogna considerare è che spesso l’apparenza inganna, dato che la sua morfologia, simile a quella di una creatura aliena, in realtà nasconde un’indole particolarmente empatica, sensibile e propensa a interagire costantemente con l’uomo.

Chi desidera avere accanto a sè un gatto dall’aspetto originale e unico, troverà in questo esemplare il compagno ideale, che, tra l’altro, viene considerato tra i più affettuosi del panorama felino, fino al punto da essersi guadagnato il soprannome di “gatto cane”.

Analogamente ai cani, infatti, esso arriva velocemente quando viene chiamato, ed è in grado di riportare palline e giocattoli vari che gli vengono lanciati.

Accarezzare un micio del genere offre sensazioni che difficilmente si possono provare con altri animali, dato che la sua pelle è unica.

Caratterialmente i gatti nudi sono stati analizzati da una famosa ricerca effettuata dalla Scuola Nazionale di Veterinaria di Alfort (Parigi), che ha pubblicato un interessante articolo sul Journal of Veterinary Behaviour, secondo cui lo Sphynx si distingue per un record di dolcezza.

Simili esemplari si affezionano moltissimo a tutti i membri della famiglia in cui vivono, anche grazie a un innato senso di territorialità, che li rende attenti e vigili nei confronti di eventuali pericoli.

Si tratta senza dubbio di un animale capace di instaurare relazioni molto forti e profonde con l’uomo, poiché oltre ad essere estremamente affettuoso, sa comportarsi adeguatamente in qualsiasi situazione, senza mai esagerare o diventare invadente.

Esso tende a seguire il proprietario in tutto quello che fa, esattamente come i cani, e pertanto cerca di creare un feeling intensissimo con chi si prende cura di lui.

Il repertorio vocale dello Sphynx è molto vasto, poiché comprende differenti miagolii alternati a vocalizzi, che assumono le caratteristiche di un vero linguaggio per comunicare i diversi stati d’animo.

Essendo un micio molto intelligente, riesce a imparare in fretta qualsiasi nozione che gli venga proposta, come riportare i giochi, seguire le persone o rimanere tranquillamente acciambellato sulle ginocchia del proprietario.

Nonostante il suo aspetto glabro, è robusto e molto resistente, a patto di non sottoporlo a temperature rigide, dato che, non avendo il mantello, subisce qualsiasi modificazione termica.

Cure e accudimento del gatto senza pelo

I gatti senza pelo, non essendo rivestiti da un mantello, sono forniti di una cute particolare in quanto sottoposta a una costante e abbondante produzione di sebo, che si distribuisce su tutto il corpo e che serve per difendere l’animale dal freddo.

Tuttavia, questo materiale caseoso non può accumularsi eccessivamente sul corpo del felino, per cui bisogna rimuoverne periodicamente l’eccesso.

A questo scopo è necessario sottoporre il micio a un lavaggio totale almeno ogni due mesi, intervallando simili interventi con una costante pulizia a base di prodotti specifici per animali privi di pelo.

Intorno agli occhi, sulla fronte e dietro alle orecchie, la pelle dello Sphynx presenta numerose pliche più o meno profonde, che favoriscono l’accumulo di sporcizia.

Pertanto non è sufficiente lavare l’animale con i metodi tradizionali, ma diventa indispensabile utilizzare apposite salviette imbevute di detergente antibatterico, da strofinare delicatamente tra le pieghe cutanee.

Anche la detersione delle orecchie deve essere molto accurata, in quanto tutta la loro superficie è ricoperta di cerume, che deve essere rimosso con regolarità.

Nel periodo invernale è opportuno mantenere il corpo del felino costantemente avvolto in indumenti di lana, per limitare al massimo la dispersione del calore.

Non avendo peli, infatti, i gatti glabri non sono isolati dal contesto climatico esterno, per cui potrebbero ammalarsi anche gravemente.

In estate, al contrario, è necessario applicare lozioni protettive contenenti filtri anti-UV per evitare che la pelle si scotti, provocando lesioni dermatologiche.

Le patologie più diffuse tra questi animali sono di tipo cutaneo, e comprendono scottature ed eritemi estivi, associati a perdita di sensibilità della pelle in inverno.

La vulnerabilità della cute in questi esemplari è dieci volte maggiore rispetto a quella di razze con il mantello, per cui possono insorgere anche tumori cutanei.

Un’elevata percentuale di Sphynx può soffrire di patologie cardiache, tra cui soprattutto la cardiomiopatia ipertrofica, che può insorgere a qualsiasi età: si tratta di una malattia ereditaria di cui non è stato ancora isolato il fattore eziologico e che quindi può essere diagnosticata soltanto grazie a periodiche visite cardiologiche e ad ecocardiogramma.

Un altro disturbo tipico della razza è la miopatia ereditaria, una malattia neuromuscolare responsabile di astenia, affaticabilità, stress e insonnia, tutti segnali comuni alla sindrome miastenica congenita dell’uomo.

Sostanzialmente questi esemplari necessitano di più attenzioni rispetto a quelli provvisti di mantello, in quanto il loro corpo si trova a diretto contatto con l’ambiente esterno, con il clima e con le condizioni ambientali.

L’apparato tegumentario di questa razza è soggetto anche all’attacco dei lieviti, tra cui soprattutto la malassezia, che può provocare dermatiti molto violente e con tendenza a cronicizzare.

Come conseguenza il corpo dell’animale si arrossa violentemente mostrando una tendenza a desquamarsi, soprattutto nelle zone in cui le pliche sono più numerose.

La malassezia inoltre può proliferare nelle orecchie, causando un’otite purulenta che spinge l’animale a scuotere continuamente la testa.

Per mantenere in buona salute questo gatto così particolare, è fondamentale curare la prevenzione di tutti gli apparati, effettuando una pulizia costante della cute e prestando attenzione a eventuali sintomi derivanti dagli organi interni.

Un’altra patologia dermatologica che può colpire lo Spynx è l’urticaria pigmentosa (meglio conosciuta come mastocitosi), provocata da un accumulo di mastociti a livello ematico.

Molte forme di dermatite vengono innescate dalla presenza di allergeni ambientali che a loro volta rendono più favorevole la sopravvivenza di parassiti e germi infettanti.

Nella maggior parte dei casi i sintomi sono evidenziati in età molto giovane e determinano l’insorgenza di papule eritematose di colorito rossastro, con lesioni che tendono a diffondersi soprattutto sul tronco.

Anche se questo quadro obiettivo è già di per sè piuttosto completo, spesso il veterinario richiede l’esame istologico del secreto prodotto dalle ghiandole; la diagnosi viene completata mediante biopsia cutanea per isolare l’infiltrato mastocitico coinvolto.

Le patologie cardiache, che sono molto più gravi, comprendono principalmente la cardiomiopatia ipertrofica, che può essere di due tipi:
• forma primaria, che è di natura ereditaria;
• forma secondaria, che è conseguente a disturbi vascolari come ipertensione arteriosa e stenosi aortica oppure a ipertiroidismo e acromegalia.

Gli allevatori dovrebbero testare geneticamente gli esemplari da accoppiare e, in caso di anomalie di carattere recessivo (che sono quelle responsabili delle malattie più gravi dell’animale), evitare l’accoppiamento.

Negli ultimi anni è stato istituito un programma di screening comprendente test genetici che escludono qualsiasi rischio.

In caso di miocardiopatia ipertrofica, l’animale subisce un progressivo ispessimento della parete ventricolare sinistra, che non riesce più a ricevere il fisiologico quantitativo di sangue.

Nella stragrande maggioranza dei gatti, questa alterazione precede una forma ostruttiva della valvola mitrale, responsabile della progressiva riduzione di funzionalità della parte sinistra del cuore.

La dilatazione atriale determina un maggiore ristagno di sangue e un’aumentata percentuale di insorgenza di trombi.

Nell’ultima fase di questa grave malattia, il miocardio subisce una deformazione definitiva che blocca il passaggio del sangue, causando l’insorgenza di scompenso cardiaco, dispnea e versamento pleurico.

Gatto senza peli: curiosità

L’origine del gatto senza peli viene ricondotta alla presenza, all’interno di comuni cucciolate di razze dotate di pelo, di esemplari nudi, fin dall’antichità: le prime testimonianze, infatti, risalgono alla popolazione azteca.

Spinti dalla curiosità nei confronti di tali animali dall’aspetto così particolare, gli allevatori incominciarono ad accoppiare tra loro i soggetti che presentavano questa caratteristica, allo scopo di fissarla geneticamente.

La nascita effettiva della razza “Canadian Sphynx” viene universalmente riconosciuta nel 1966 in Canada, quando una gattina dotata di pelo ha dato alla luce un maschietto privo di pelo, che è stato chiamato Prunn.

Partendo da Prunn, due allevatori americani hanno deciso di portare avanti tale mutazione genetica naturale, sviluppando una vera e propria genealogia ufficiale che venne importata in Olanda, dando luogo a un’altra linea di allevamento.

In Italia il gatto senza pelo compare intorno agli anni Novanta, grazie alla determinazione di un’allevatrice che, dopo aver conosciuto all’estero tale particolare razza felina, decide di importarla nel nostro Paese proponendola sia da compagnia che da esposizione.

L’assenza totale di pelo e la presenza significativa di rughe sulla cute di tutto il corpo è la caratteristica principale dello Sphynx, che tuttavia presenta alcune differenze individuali.

Toccando l’epidermide di questi individui, infatti, si può apprezzare:
• l’effetto “peach”, in cui il corpo presenta una cortissima e morbida peluria;
• l’effetto “rubber”, in cui la nudità è quasi totale;
• l’effetto “vax”, in cui la superficie del corpo è simile a quella della cera per via della totale assenza di peli e peluria.

La corporatura dello Sphynx dovrebbe comunque presentarsi massiccia e di media grandezza, con torace largo e ben sviluppato, soprattutto negli esemplari maschi, che si differenziano notevolmente dalle femmine.

Un aspetto da tenere in considerazione quando si alleva questa specialissima razza felina, è quello dell’alimentazione: la totale (o quasi totale) assenza di pelo sul corpo del gatto rende necessario il mantenimento di una temperatura corporea superiore a quella dei gatti con pelo.

Tale bisogno fisiologico richiede il dispendio di una maggiore quantità di energia per la produzione di calore, che a sua volta si traduce nella necessità di ingerire una quantità di alimento significativamente superiore a quella della dieta dei gatti non nudi.

Ecco perché di fronte a uno Sphynx, i proprietari potrebbero inizialmente sentirsi spiazzati da un comportamento alimentare così apparentemente vorace: si tratta, semplicemente, di un adattamento naturale all’assenza di peluria, ovvero di quello strato fondamentale per la conservazione del calore corporeo.

Per questo motivo è consigliabile attrezzarsi di cappottini e copertine di lana da fornire al proprio gatto durante la stagione invernale, periodo in cui è comunque consigliabile trascorrere più tempo possibile in un ambiente riparato e caldo, come l’abitazione.

Nonostante il suo aspetto, appunto, nudo, che potrebbe suggerire una certa fragilità dell’organismo, questo gatto è invece piuttosto robusto e resistente nei confronti delle malattie.

In ultima analisi, si può affermare che scegliere di adottare uno Sphynx rappresenta un’opzione decisamente interessante e fonte di infinite soddisfazioni.

Un gatto del genere infatti è “estremo” in tutte le sue manifestazioni: dall’aspetto estetico, all’intelligenza, al carattere, allo sconfinato affetto che è capace di donare a chi si prende cura di lui.

Adatto sia a persone anziane che a bambini, grazie alla sua perspicacia riesce a sviluppare una personalità perfettamente complementare a chi gli sta vicino, diventando un compagno fedele e sempre presente nella vita quotidiana.

Chi è solito frequentare esposizioni, inoltre, non può che trarre notevoli soddisfazioni dall’esibizione di gatti così aristocratici ed eleganti.